lunedì 10 ottobre 2011

Cucina etiope: storia e influenze culturali

La cucina etiope è stata influenzata dalle tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesino e islamismo, ben radicate (a parte la prima - i falashà, gli ebrei etiopi, sono emigrati quasi tutti in Israele -) tra la popolazione. La conseguenza è che non si mangia carne di maiale (regola che vale anche per i cristiani). Poco male: la carne di manzo etiope è famosa per la sua bontà, così come l'agnello, il montone e il pollo. Molto antica, questa cucina è la più interessante di tutto il continente africano e per certi versi può ricordare, a noi occidentali, quella indiana, solo che è molto, ma molto più raffnata.
In Etiopia si mangia bene specialmente ad Adis Abeba, dove i ristoranti sono in grado di fornire delle porzioni non solo qualitativamente eccellenti, ma anche quantitativamente sufficienti. Nei villaggi e nelle vallate interne dipende un po' dalla fortuna: se si capita in un villaggio ricco si mangia, altrimenti si deve tirare un po' la cinghia e accontentarsi di quello che passa il convento. In Eritrea, a parte i rari villaggi turistici sulle isole Dalak, c'è un unico piatto, lo n'jera. Come frutta si possono avere solo delle bananine, mentre la verdura è introvabile.

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